Il primo attacco ti colpisce duro. Solo dopo 100 metri. Sulla prima salita. Niente scherzi, nessun lamento. Power Hour significa anarchia. Le gerarchie crollano.
Ci sono diverse uscite in FOCUS. Gli impiegati si incontrano con finalità differenti. Qualcuno con e-bike, qualcuno senza. Ogni giovedì c’è un groppone mtb. Aperto a tutti, anche a chi non lavora in FOCUS. Pedalare insieme è la vera priorità. Power Hour è un’altra questione. Pedalare insieme è importante, così come la competizione è vitale. Puoi sentire il dolore in anticipo. Le teste si abbassano dietro i monitor quando viene annunciata la Power Hour.
Una volta alla settimana un gruppetto di impiegati FOCUS si sfidano tra di loro. Volontariamente. La speranza di una partenza tranquilla è verificata entro il primo minuto. Un’ora di power significa un’ora di power. Dai il massimo sin dall’inizio. La ripida strada "Hasenbergsteige" viene affrontata al massimo. Nessuno si riprenderà da questo primo schiaffo per i prossimi 24 km. Il sapore di sangue in bocca diventerà una costante per i partecipanti.
La Power Hour Classic è fatta di strade gravel e single trails. Trails esigenti se sei su una bicicletta gravel o su una bici da ciclo-cross. Particolarmente sfidante quando la mancanza di ossigeno ti stordisce la mente. Su ogni collina la velocità aumenta o viene spinta spinta verso l’alto da ogni attacco esplosivo. Attacchi dove tutti i partecipanti devono calcolare se riusciranno a stare in sella - siccome tutti sono già al limite.
La Power Hour ti mette informa come nient’altro. Alla fine tutti sono soddisfatti. Un rider è orgoglioso del suo attacco. Un altro è felice sono per averla portata a termine. Un altro ancora è felice che la sua curva della forma sia rivolta verso l’alto. E un ragazzo sta pianificando vendetta per la prossima Power Hour. Perché una cosa è certa: nessuno può dormire sugli allori. La prossima Power Hour arriverà presto.